I 10 Calciatori Più Forti Della Storia

Il calcio non è una scienza esatta, è passione, è tifo, è emozioni. I calciatori spesso sono amati e fanno sognare milioni di persone. Nella storia del calcio ci sono stati molti campioni e chi più chi meno hanno contribuito a rendere il gioco del calcio lo sport più amato al mondo. Fare una classifica dei calciatori più forti della storia non è semplice per questo motivo. Ogni persona ha i suoi preferiti e l’oggettività è praticamente impossibile.

Noi abbiamo provato a fare una classifica che, consapevoli di questo, non ha la presunzione di essere universale. Allora scopriamo chi, secondo noi, sono i 10 giocatori più forti di sempre.

10. George Best (Irlanda del Nord)

img source: afcb.co.uk

Quando si parla di genio e sregolatezza non si può che pensare a George Best. Il calciatore nordirlandese, simbolo del Manchester United degli anni ’60 e ’70 è uno dei più grandi dribblatori della storia del calcio. Velocità, tecnica sopraffina e tanta irriverenza le doti principali di questo vero e proprio mito. La sua vita privata, fatta di eccessi, hanno reso il suo personaggio ancora più amato.

Per capire la portata di George Best basta atterrare all’areoporto di Belfast intitolato al campione nordirlandese, prematuramente scomparso nel 2005. Nel suo palmarès sono presenti una Coppa dei Campioni, due campionati inglesi e una Fa cup, oltre al Pallone d’Oro vinto nel 1968.

9. Zinedine Zidane (Francia)

img source: football-espana.net

Il trequartista francese ha incantato milioni di tifosi in tutto il mondo con le sue giocate a cavallo tra gli anni ’90 e gli anni 2000. Le sue finte ubriacanti e la sua tecnica sopraffina hanno fatto innamorare del calcio molti. Juventus e Real Madrid sono state le squadre a cui ha legato le pagine più belle della sua carriera. Il mondiale casalingo vinto con la sua Francia, con cui ha vinto anche un europeo, è forse il punto più alto della sua carriera, mentre la finale di Berlino persa contro l’Italia, con il famoso episodio della testata a Materazzi, è sicuramente il punto più basso.

Il suo palmarès è di grande spessore: 2 campionati italiani e 1 spagnolo, 1 Champions League, 2 Intercontinentali, 1 Supercoppa europea a livello di club. Un Mondiale e un Europeo con la nazionale e il Pallone d’Oro conquistato nel 1998.

8. Franz Anton Beckenbauer (Germania)

img source: historyofsoccer.info

Il Kaiser (l’imperatore) ha cambiato il ruolo del difensore portandolo ad un livello mai visto prima. E’ stato il giocatore simbolo della Germania dell’Ovest negli anni ’60 e ’70 con la quale ha vinto un Mondiale e un europeo, e del Bayern Monaco con il quale ha vinto 3 coppe dei Campioni, 1 coppa Uefa, 1 coppa delle Coppe, 1 Intercontinentale, 5 campionati tedeschi e 4 coppe di Germania.

Una tecnica sopraffina, non comune ad un difensore, e una visione di gioco straordinarie unita ad una grandissima determinazione lo hanno reso il difensore simbolo del periodo. Insieme a Matthias Sammer è l’unico difensore ad aver conquistato il pallone d’Oro(2 1972, 1976).

7. Paolo Maldini (Italia)

img source: akamaized.net

E’ uno dei difensori più forti e vincenti di tutti i tempi. Nei suoi 25 anni di carriera ha messo in bacheca 26 trofei tra cui 5 Champions League/Coppa Campioni, 5 Supercoppe europee, 2 Intercontinentali, 1 mondiale per club 7 campionati italiani. Ha legato il suo nome al Milan, che in 2 periodi a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 e poi ad inizio secolo è stata la squadra più forte e vincente del mondo.

Velocità, atletismo, visione di gioco e duttilità le sue migliori caratteristiche. Unico neo nella sua carriera è stato non aver mai vinto nessun trofeo con la nazionale, ci è andato vicino più volte nel 1990 e nel 1994 al Mondiale e nel 2000 agli Europei, ma 2 volte i calci di rigore ( semifinale nel 1990 e finale nel 1994) e 1 volta il Golden Gol gli hanno negato questa gioia.

6. Johann Cruyff (Olanda)

img source: fifa.com

E’ stato un esteta del calcio, tecnico, elegante e concreto, fu l’emblema del calcio totale olandese degli anni ’60 e ’70. Nella sua carriera ha incantato i tifosi di Ajax con cui ha vinto 3 coppe dei Campioni, 1 coppe delle Coppe, 1 Intercontinentale, 1 Supercoppa europea e 8 campionati olandesi, e i tifosi del Barcellona con cui ha vinto 1 Coppa dei Campioni,  1 coppa delle Coppe, 1 Supercoppa europea e 4 campionati spagnoli.

Nella sua carriera ha anche giocato e vinto nel Feyenord  1 campionato olandese e 1 coppa d’Olanda. Memorabile la sfida nella finale mondiale del 1974 con Franz Beckenbauer, persa per 2 a 1. Insieme a Michelle Platini e Marco Van Basten è in terza posizione per numero di Polloni d’Oro vinti (3), solo Lionel Messi e Cristiano Ronaldo hanno fatto meglio di loro (5).

5. Cristiano Ronaldo (Portogallo)

img source: sportingnews.com

Insieme a Lionel Messi è il giocatore simbolo dell’ultimo decennio. Atletico, veloce e tecnico, Cristiano Ronaldo è un incubo per le difese di tutta Europa. Da sette stagioni ormai è il giocatore simbolo di uno dei club più blasonati al mondo: il Real Madrid. Da quando gioca con i Galàcticos ha realizzato nella Liga 248 gol in 227 partite e 74 gol in 70 presenze in Champions League una media pazzesca per chiunque. Il suo palmarès è di tutto rispetto: 4 Champions League, 4 Mondiali per club, 2 Supercoppe europea solo per citare i trofei internazionali.

Ha portato il suo portogallo alla conquista dell’Europeo di Francia, impresa che non era riuscita all’altro altro grande portoghese Eusebio o alla generazione dei fenomeni Figo e Rui Costa. Se ciò non bastasse ha anche vinto 5 palloni d’oro come Lionel Messi.

4. Marco Van Basten (Olanda)

img source: akamaized.net

Soprannominato il cigno di Utrecht è stato sicuramente l’attaccante più elegante della storia. E’ stato uno dei giocatori simbolo del Milan di Sacchi, con cui ha vinto 2 coppe dei Campioni. Memorabile è il suo gol segnato nella finale degli europei del 1988, vinta dall’Olanda su l’Unione Sovietica grazie al suo fondamentale contributo. Purtroppo un grave infortunio alla caviglia ha costretto l’attaccante olandese a ritirarsi a 30 anni, dopo 2 anni di calvario in cui sono stati più i giorni in cui è stato lontano dal campo che quelli in cui ha potuto esprimere tutto il suo talento.

Nonostante il prematuro ritiro nel suo palmarès può annoverare: 2 coppe dei Campioni, 2 Intercontinentali, 2 Supercoppe europee, 1 Coppa delle Coppe, 4 campionati italiani, 3 campionati olandesi, 1 europeo e 3 Palloni d’Oro.

3. Lionel Messi (Argentina)

img source: 365dm.com

Quando si pensa al calcio oggi si pensa a Lionel Messi: agile, concreto e spettacolare e l’essenza del calcio. Con il suo Barcellona incanta le folle di tutto il mondo e rende anche le giocate più difficili semplice. Per capire la forza della pulce bastano i numeri: 364 gol in 399 partite nella Liga, 97 gol in 121 presenze in Champions, 4 Champions League, 3 Supercoppe europee, 3 Mondiali per club, 7 campionati spagnoli, l’oro olimpico nel 2008 con l’Argentina e ben 5 Palloni d’Oro.

Per diventare il numero uno gli manca solo un trofeo, quello più importante il Mondiale con la sua Argentina, obiettivo fallito nel 2014, ma che potrebbe conquistare in questo 2018.

2. Pelé – Edson Arantes do Nascimento (Brasile)

img source: goal.com

Non ci sono aggettivi per definire la carriera di Pelé. E’ l’unico calciatore ad aver vinto 3 edizioni dei Mondiali, record che difficilmente qualcuno potrà eguagliare. Forze fisica e tecnica sopraffina sono le qualità migliore de O Rei (Il re) che nella sua carriera ha fatto principalmente una cosa: segnare.

Ha segnato 1281 gol in 1363 partite (ufficialmente 761 reti in 825) una cifra che sembra irraggiungibile. L’unico appunto che si può fare alla sua carriera è quello di non essersi mai confrontato con il calcio europeo, ma stiamo parlando di altri tempi in cui non era così semplice giocare dall’altra parte del mondo.

1. Diego Armando Maradona (Argentina)

img source: akamaized.net

Maradona o Pelè, è la domanda che tutti gli appassionati di calcio si pongono da anni. Noi abbiamo optato per il pibe de oro per il fatto che nella sua carriera si è confrontato con il calcio europeo, ed in particolare con il campionato italiano dove negli anni ’80 giocavano tutti i più grandi calciatori dell’epoca. Estro e tecnica sopraffina, pura poesia, questo è stato Maradona, i suoi gol sono memorabili in particolar modo la rete segnata nei quarti di finale del Mondiale 1986, poi vinto, contro l’Inghilterra.

In quell’occasione riuscì nell’impresa di dribblare praticamente l’intera squadra inglese compreso il portiere prima di depositare la palla in rete. Nella sua carriera ha vinto 1 Mondiale, 1 coppa Uefa, 1 campionato spagnolo, 2 campionati italiani, 1 campionato argentino. Non ha mai vinto il Pallone d’Oro solo perché in quel periodo il premio era riservato esclusivamente ai giocatori europei.