Il Pd è un Partito Animalista

Dopo il programma animalista presentato alle politiche, oggi, con Nicola Zingaretti, il Pd rafforza la sua vocazione ambientalista.

Recenti dati Eurispes ci dicono che circa 60 milioni di animali vivono nella famiglie italiane, in prevalenza cani e gatti, ma ne abbiamo di ogni specie, tra volatili, pesci, rettili e animali di affezione vari.

Il Pd, che già alle scorse elezioni politiche aveva presentato anche il suo programma animalista, scritto dalla sottoscritta (allora responsabile del dipartimento animali) insieme alle maggiori associazioni del settore, oggi, con il segretario Nicola Zingaretti, che ha lanciato un grido di dolore per lo stato del pianeta, preannunciando misure importanti a favore delle politiche sostenibili, rafforza la sua vocazione ambientalista. E anche animalista, aggiungerei.

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Non a caso voglio sottolinearlo con forza nella giornata dedicata alle biodiversità.

Negli anni, anche nel nostro Paese, è mutata moltissimo la sensibilità a favore dell’ambiente e degli animali.

Sarebbe sciocco e miope, oltreché autolesionista, che la politica, a ogni livello istituzionale, continuasse ad ignorare questo fenomeno, che sta incidendo profondamente anche sulle abitudini degli italiani, i quali sempre più spesso scelgono di investire il loro tempo, le loro energie e i loro soldi nell’amore e la cura per gli animali, non necessariamente sempre e solo i propri.

Il Pd, che oggi ha nel consigliere della Regione Veneto Andrea Zanoni, in Monica Cirinnà e Caterina Biti al Senato e nella sottoscritta e Cosimo Ferri alla Camera, dei forti e autorevoli paladini dei diritti degli animali, ha riallacciato una importante interlocuzione con le associazioni animaliste, recependone le istanze più urgenti da rappresentare in Parlamento e nelle sedi appropriate.

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La priorità nostra e del Partito Democratico, segretario in testa, sarà difendere il loro benessere, garantendo in primis che nel nostro codice civile siano riconosciuti come “esseri senzienti”, la condicio essenziale per essere rispettati e tutelati davvero, sostenendo l’inasprimento e la certezza delle pene per chi li maltratta, il superamento degli allevamenti intensivi e degli animali da pelliccia, la lotta al randagismo sull’intero territorio nazionale e gli incentivi alle adozioni;

e, last but not least, promuovendo delle misure efficaci di risparmio, anche fiscale, per le spese veterinarie tutte, farmaci compresi. Perché un animale non può essere considerato un bene di lusso, e tutti, senza distinzione di censo, devono potersi permettere di adottarne uno, senza il timore di essere costretti ad abbandonarlo, nel caso in cui si ammali, per la impossibilità di sostenere le spese veterinarie.

Perché l’unico lusso che un “umano” può e deve permettersi, quando decide di vivere con un animale, è quello di amarlo ed esserne amato incondizionatamente. E questo sì che non ha prezzo.